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Recensione di The Making, The Rise, And The Future Of The SpeakingMan di Dan M. Mrejeru

  • Immagine del redattore: Rosalba Mancuso
    Rosalba Mancuso
  • 23 gen 2024
  • Tempo di lettura: 3 min

Stiamo vivendo un inesorabile declino cognitivo. L’uomo moderno non è più in grado di pensare, né di interpretare la realtà. Perché? Quale collasso evolutivo si nasconde dietro tutto ciò? Sono queste le domande al centro della raccolta di documenti scientifici che ha dato vita a un saggio provocatorio in cui Dan M. Mrejeru, autore rumeno e ricercatore indipendente, esplora le principali tappe dell’evoluzione e dell’attuale regressione del genere umano.

Il testo fa parte della quarta edizione di una sconvolgente analisi composta da tre fasi ben distinte e collegate tra loro: la Creazione, l’Ascesa e il Futuro del cosiddetto Uomo Parlante. Quest’ultimo rappresenta lo stadio finale dell’evoluzione umana, processo che ha avuto inizio 23 mila anni fa, quando la specie dominante sul nostro pianeta era ed è tuttora l’Uomo Sapiens.

Nel tentativo di sopravvivere e di superare una lunga serie di complicate avversità, i primi esseri umani svilupparono una complessa rete neuronale che li rese capaci di pensare, elaborare informazioni ed emozioni e di comunicare non più a gesti, ma tramite l’uso delle parole. La nuova specie umana, esaminata nel libro, viene definita, dall’autore, Uomo Parlante o Homo Loquens.

Questa nuova specie la ritroviamo ancora oggi, attivamente, anche nella realtà digitale, dove chiacchiere, commenti, aggressioni verbali e discussioni non hanno più nulla in comune con le splendide abilità, artistiche e cognitive, dei nostri antenati.

L’uomo moderno, infatti, ha ormai perso la sua primordiale capacità di comprensione e ascolto, e la sua innata empatia verso i propri simili. Troppe, secondo l’autore, le informazioni che ogni giorno ci invadono e che il nostro cervello non è più in grado di assorbire o metabolizzare. Perché, come viene sottolineato anche nell’opera, “siamo sommersi da un violento e inarrestabile flusso di notizie, che invece di informare, soffoca…”.

Attraverso uno stile accattivante, supportato da prove scientifiche e opinioni di esperti, l’autore guida i lettori all’affascinante scoperta delle risposte legate all’evoluzione e all’involuzione umana. Occorre, tuttavia, notare che non ci troviamo di fronte a un semplice saggio scientifico, ma a un ricco volume di neuroscienza corredato da ricerche, fonti e citazioni di altri neuroscienziati, categoria a cui appartiene anche la figlia dello scrittore.

C’è da dire che, al contrario della figlia, brillante neuroscienziata, Dan M. Mrejeru è un ingegnere di origine rumena che ha patito tutte le conseguenze della dittatura del suo Paese.

Fu proprio in Romania che, in gioventù, l’autore si vide negato il diritto di studiare geologia. Sogno realizzato a seguito dell’emigrazione negli Stati Uniti, dove, oggi, Dan M. Mrejeru è anche un redattore bilingue che pubblica in inglese per rendersi accessibile ai lettori di ogni parte del globo. Lo stile di scrittura del libro è universale, così come i contenuti, perfetti per essere capiti e apprezzati da un vasto pubblico internazionale.

Il testo è scritto in inglese accademico, con solo un paio di errori di punteggiatura, dovuti alle diverse regole del Paese di origine dell’autore, che avrebbero potuto influenzarlo durante la stesura.

Citando e commentando dati geologici e scientifici, ma anche preistoria e scoperte delle neuroscienze, questo ricercatore/scrittore ci regala una completa e dettagliata panoramica sullo sviluppo del cervello umano, aiutandoci a scoprire le grandi trasformazioni evolutive di un lunghissimo arco temporale: dallo sviluppo di nuovi neuroni, che ci hanno reso ciò che eravamo fino a 200 anni fa, agli attuali disordini cognitivi che stanno attualmente affliggendo l’umanità.

Una recensione potrebbe non essere abbastanza per “raccontare” un libro i cui concetti meriterebbero di essere riportati tutti nella loro interezza, tra cui pensiero lineare e non lineare; stress ossidativo ed i suoi effetti sul cervello; il passaggio da collettivismo a individualismo; il crollo della creatività; le manipolazioni del marketing e dell’intelligenza artificiale; il rischio del lento e inarrestabile declino delle nostre emozioni, rimpiazzate da artificiose reti neuronali che imitano le nostre capacità di apprendimento, non con l’anima, ma con la velocità dell’assemblaggio dei dati.

Molti concetti si prestano ad essere evidenziati durante la lettura, che, tra le altre cose, è resa più agevole dalla mancanza di note a piè di pagina, perché le referenze e le fonti sono perfettamente integrate all’interno del contenuto.

In conclusione, un libro che va oltre e che riesce a sfidare i più comuni sentieri della conoscenza con l’obiettivo di “salvare il mondo e noi stessi dalle miserie che abbiamo creato…”.

 
 
 

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